Attività 2014 – 2015
Relazione attività di collaborazione tra CCWW e Care&Share-India
Relazione di Valeria Rossi
L’anno appena trascorso e quello incominciato sono stati anni di transizione per Care& Share. Si stanno verificando cambiamenti nella organizzazione e direzione all’interno dell’associazione indiana. Nell’assemblea 2014 erano stare rilevate problematiche che ci hanno convinto a considerare la stagione 2014 -2015 come interlocutoria nella collaborazione che da anni abbiamo con Care&Share.
Quest’anno perciò soltanto 4 pediatri si sono avvicendati nel lavoro di volontariato presso gli orfanatrofi di Daddy’s Home e Butterfly Hill a Vijayawada in Andrha Pradesh. I turni sono stati tre: in novembre (Valeria Rossi, Carla Berardi), in gennaio (Lorenza Caielli) e in febbraio (Bruono Mordini).
Durante i periodi di permanenza abbiamo constatato di come il nostro lavoro degli anni scorsi abbia dati dei frutti e di come ci sia una discreta autonomia di lavoro da parte delle nurses. Le condizioni generali dei bambini sono buone, buono lo stato nutrizionale, più che accettabile la copertura vaccinale. Buone anche le condizioni dei pazienti cronici che vengono seguiti in modo accettabile pur con qualche “ dimenticanza”. Buono mediamente anche lo stato di salute dei bambini HIV-positive ( più di 70) che continuano ad essere controllati periodicamente negli ambulatori governativi.
Decisamente buone le condizioni dei piccoli gestiti in Babies’Home : il rallentamento negli arrivi dei neonati, la preparazione che abbiamo fatto alla nurses e a alla mamies ha portato ad un accudimento più completo, con attenzione all’alimentazione ma soprattutto alla sviluppo psicomotorio. Questo fa sì che molti dei piccoli vengano scelti in adozione proprio per l’aspetto sano che presentano.
Il lavoro eseguito è stato di controllo quotidiano dei pazienti ricoverati nei due dispensari ( Asha Kiran e Guardian Angel), attività di pronto soccorso ( sempre impegnativa trattandosi di bambini e ragazzi),controllo ed esecuzione di vaccinazioni, controllo dei pazienti cronici e dei pazienti HIV-positive.
Sono stati fatti incontri di aggiornamento su argomenti vari sia alle nurses che alle incharges della varie Home. In Babies’Home sono stati fatti bilanci di salute a tutti i piccoli, controlli vaccinali accurati e vaccinazioni ( ricordo che da anni CCWW fornisce personalmente i vaccini antipneumococcici per i piccoli), controlli sull’alimentazione e sulle condizioni igieniche dei locali e del personale. Quest’anno è stato tentato anche un esperimento di lettura ad alta voce, usando materiale portato da noi e cercando di istruire il personale e i volontari presenti a continuare questa metodica, assai importante per lo sviluppo intellettivo ed emotivo dei bambini.
I risultati del lavoro sono stati positivi, soprattutto per quanto riguarda la collaborazione del personale che l’anno scorso era stata carente.
Le criticità rilevate riguardano principalmente la giovane età e quindi l’inesperienza degli incharges e di alcuni dirigenti che vanno supportati ed incoraggiati perché non perdano l’entusiasmo che per ora dimostrano. Altra criticità importante è stata la diminuzione delle donazioni che sono arrivate a Care&Share, complice la crisi economica, che hanno costretto ad eseguire tagli, in particolare sulla qualità dell’alimentazione ( in particolare frutta e verdura), ma soprattutto sulla sanità. È stata notata una carenza tra i medicinali e il materiale da medicazione. Inoltre dall’ottobre dell’anno scorso il governo Indiano, pur continuando a fare i controlli, non passa più gratuitamente i farmaci per il trattamento dei pazienti HIV-positive e questa spesa incide pesantemente sul bilancio della onlus.
Per tutti questi motivi e anche per l’affetto che ci lega a Care&Share e ai suoi ragazzi, penso sia necessario continuare a supportare l’organizzazione, con periodi di lavoro in India per supervisionare l’attività delle nurses, le condizioni generali dei bambini sani e con patologie croniche o HIV, e dare il nostro appoggio in un momento di transizione così impegnativo per Care& Share. Il nostro arrivo è atteso con impazienza e affetto da parte di tutti, come si evince dalla bellissima lettera che Carol Faison, fondatrice di Care&Share, ci ha spedito quest’anno.
La proposta è quella usuale di 15 giorni di permanenza, dividendo il periodo tra Daddy’s Home e Butterfly Hill. Il lavoro è lo stesso che facciamo quotidianamente nei nostri ambulatori, tarato ovviamente sulle necessità e le aspettative della popolazione indiana. Ricordo che, come da decisione presa nella nostra assemblea 2014, verrà versato da tutti i partecipanti un contributo di 10 euro al giorno per vitto e alloggio al Direttore di Daddy’s Home ,Ross Deniese, alla fine del nostro soggiorno. Tutti coloro che vorranno partecipare sono pregati di informarmi per permette l’organizzazione della collaborazione per il periodo 2015-2016.
Attività 2012 – 2013
Associazione Pediatri di Famiglia per i bambini del mondo – CCWW
Daddy’s Home, Andhra Pradesh, India
In questi anni è stato fatto un lavoro davvero prezioso e poderoso: insieme stiamo crescendo una generazione di 1.200 bambini… in aggiunta all’aiuto prestato ai bambini negli slums e nei villaggi a noi limitrofi…(Carol e Noel)
Sulla scorta dell’esperienza accumulata negli anni precedenti e dopo un’accurata analisi dei bisogni sanitari della popolazione pediatrica di Viyajawada, il Nuovo Progetto di collaborazione con Care&Share è ripartito nel luglio 2012 .
La proposta di lavoro di CCWW per l’anno 2012 2013 aveva, come obiettivo principale, la formazione degli operatori locali alla valutazione della popolazione infantile attraverso bilanci di salute ad età previste con particolare attenzione alle malattie croniche (Hiv,cardiopatie, nefropatie,…).
Tra gli obiettivi specifici spiccavano: la formazione del personale sanitario, la valutazione della crescita e dello sviluppo individuale e il management delle malattie croniche.
Avendo rilevato che l’intervento poteva essere più efficace se diluito in periodi più lunghi nel corso dell’anno, coppie di Pediatri sono state presenti in loco 15 giorni al mese da luglio a marzo. Nel periodo intercorrente gli operatori sanitari locali dovevano continuare le attività impostate ,selezionando casi particolari o dubbi da proporre successivamente a visita Pediatrica.
L’attività dei Pediatri CCWW è stata scandita da orari precisi di lavoro con attività assistenziali e formative rivolte agli operatori sanitari, alle mamies e ai ragazzi.
Tutti i Pediatri nel corso della permanenza hanno vissuto 5 giorni continuativi a Butterfly Hill: villaggio di C&S di nuova costruzione, lontano dai centri abitati.
Alla fine di ogni turno di permanenza dei Pediatri è stato convocato un incontro tra tutti i sanitari partecipanti al progetto per discutere eventuali criticità.
Complessivamente sono stati eseguiti 230 bilanci di salute nel 4° 6° 9° 14°16° 17° anno ; ogni 3 mesi sono stati visitati i soggetti HIV positivi (per un totale di 168 visite); alla Bishop (casa che accoglie circa 300 ragazze nel centro di Viyajawada) sono state visitate 150 ragazze.
Quotidianamente sono stati visitati ambulatoriamente i bambini con malattie acute e quelli ricoverati all’Asha Kiran e Guardian Angel (ospedalini dei due villaggi di C&S).
Alla Babies Home (casa dove vivono i bambini piccoli 0-3 anni), quotidianamente i Pediatri hanno portato avanti un programma di visite: Bilanci di Salute, vaccinazioni e visite in caso di malattie acute.
Insieme alla nurse responsabile della sanità di Daddy’s Home, i Pediatri hanno periodicamente visitato le diverse case con una attività costante di prevenzione e cura di infezioni cutanee e parassitosi.
Sul fronte organizzativo sono stati attivati ed è stato controllato il mantenimento nel tempo di alcuni registri: di ricoveri e dimissioni, dei cronici e delle visite alle case.
La Farmacia è stata riordinata e sono disponibili schede d’uso per ogni singolo farmaco.
Per i Babies (0-3 anni)è stata proposta una nuova cartella clinica con auxogrammi aggiornati.
Tutti i Pediatri che hanno partecipato al progetto hanno fatto attività formative rivolte alle nurse(4) alle mamies(4),ad entrambe le figure(4) e ai ragazzi\e, su vari argomenti programmati ma rispondendo anche alle necessità del momento.
Le difficoltà incontrate e la fatica del coordinare le attività e rendere omogenei i comportamenti dei Pediatri partecipanti per favorire la continuità assistenziale, alla fine si sono rivelate armi vincenti e punti di forza . Grazie alla struttura in grado di ospitarci per lunghi periodi , la conquista di una autonomia decisionale per la gestione dei problemi sanitari e una buona organizzazione abbiamo ottenuto una grande soddisfazione da parte di tutti e sono migliorati i rapporti con gli operatori locali e con i ragazzi.
I Pediatri hanno acquisito una conoscenza e comprensione più profonde dei problemi locali superando in parte la difficoltà di accettare la lentezza dei cambiamenti insito nello spirito indiano opponendovi una politica dei piccoli passi.
I Pediatri di CCWW
Sappiamo bene che lo scopo di CCWW è quello di formare le persone in paesi del Terzo Mondo in modo che possano poi continuare da soli, ma le realtà dei paesi del Terzo Mondo, l’ignoranza, la mentalità, la ridotta cultura di lavoro, fanno sì che la vostra presenza, prolungata nel tempo, abbia portato una stabilità nei nostri villaggi per quanto riguarda la salute di tutti i 1.200 bambini/ragazzi… nonché bambini esterni aiutati… di gran lunga migliorata grazie alla conoscenza personale nel tempo dei bambini e delle loro patologie… a cui non è stata data una o due vaccinazioni e “tanti saluti ed arrivederci”… ma cure costanti da persone che hanno lasciato un segno di affetto ed allegria…conquistando bambini e staff. Tutto ciò e’una cosa che si ottiene solo nel tempo. Ogni anno nel momento di salutare gli Amici dottori di CCWW c’è sempre l’incertezza e la domanda di ‘che succede ora?’ ed un periodo di smarrimento fintantoché la collaborazione non viene rinnovata.
Progetto “SLUM” India 2011 – 2012
Relazione Conclusiva
Il progetto “Slum” 2011-2012 si è articolato in due periodi successivi : dal 7/11/2011 al 10/12/2012 e dal 16/1/2012 al 11/3/2012, per un totale di 13 settimane. I colleghi coinvolti nel progetto sono stati 13 +2 ( due colleghi sono tornati due volte).
L’attività consisteva, oltre che nel lavoro all’interno di Daddy’Home e Butterfly Hill per la normale patologia, anche nelle visite-screening dei nuovi iscritti alle scuole direttamente gestite da Care&Share, ma soprattutto nella gestione di due ambulatori pediatrici ad accesso libero, negli slum di Kandrika e di Rajarajeswari. Gli accessi agli ambulatori degli slum erano così suddivisi:
– Lunedì mattina e mercoledì mattina nell’ambulatorio di Kandrika
– Martedì mattina e giovedì mattina nell’ambulatorio di Rajarajeswari.
I bambini visitati nei due ambulatori sono stati : a Kandrika 258 bambini ( in 22 giorni di lavoro); a Rajarajeswari 305 bambini( in 22 giorni di lavoro) In entrambi gli slum un giorno di lavoro è andato perso per vacanze scolastiche. I bambini visitati erano in maggior parte di età compresa tra 1 mese e 4 anni. Le patologie rilevate sono state per lo più riferibili ad infezioni delle alte e basse vie respiratorie. Sono state viste alcune patologie congenite, già valutate in altra sede, e riscontrate alcune cardiopatie congenite che sono in fase di studio per eventuale trattamento. Diversi i casi di bambini “small for age” da imputarsi alle scadenti condizioni economiche e igienico-sanitarie di vita. Purtroppo non sarà possibile valutare la popolazione indagata, dal punto di vista staturo-ponderale e quindi nutrizionale , come previsto in un primo momento, in quanto i dati non sono stati raccolti con regolarità. L’affluenza è stata altalenante, penalizzata certamente dalla lunga pausa intermedia nel lavoro.
A questi bambini vanno aggiunti quelli valutati nello slum di Vambaj Colony (21) e quelli nello slum di Autonagar (39), trovati per lo più in buone condizioni generali.
Sono stati anche visitati i nuovi ingressi delle scuole gestite direttamente da Care&Share:
– Rajarajeswari school 134 ( la 1° e parte della 2° elementare)
– Kandrika school 107
– Buddavaran Telugu school 20
– Premniketan 25
– Observation Home 20
– Bishop Azharaja 25
– Gynny’s Home 42
– Daddy’s Home english school 52 ( avrebbero dovuto essere di più, ma forse sono stati segnati come ” Asha Kiran”).
In totale sono stati visitati 425 bambini delle scuole.
Da tenere presente che, in scuole grandi come quella di Rajarajeswari , i nuovi bambini erano molti di più, distribuiti in tutte le classi, in quanto zona di forte transito migratorio.e i tempi stretti ci hanno impedito di vederli tutti.
Il lavoro svolto all’interno delle due strutture di Daddy’s Home e Butterfly Hill è stato abbastanza disomogeneo, in quanto non tutti i colleghi lo hanno svolto con regolarità.
A Butterfly Hill ci si è recati praticamente quasi tutte le settimane ( più il periodo di permanenza nella seconda settimana di lavoro a gennaio). Sono stati visitati tutti i bambini nuovi arrivati, tutti i bambini HIV positivi, gli acuti e sono state riprese molte patologie croniche che erano state ” dimenticate”. I bambini visitati in tutto sono stati 168.
A Daddy’s Home il lavoro si è svolto sia nell’ambulatorio-ospedale di Asha Kiran che alla Babies’ Home. In Asha Kiran sono stati visti i bambini nuovi arrivati, gli acuti e sono state riprese alcune patologie croniche ” che erano andate perse”. In particolare quattro cardiopatie congenite che ora sono in attesa di intervento. In tutto sono stati visitati 144 bambini.
Alla Babies’s Home il controllo è stata praticamente giornaliero, in quanto erano presenti bambini molto piccoli (sia per peso che per età) e particolarmente a rischio. In ogni caso, però , la cifra di 177 visite effettuate ci è sembrata un pò eccessiva.
Sono state anche eseguite 135 vaccinazioni di cui 11 a Premniketan, 39 a Butterfly Hill e 35 alla Daddy’s Home. Inoltre sono state eseguite le vaccinazioni anti pneumococco ai Bambini HIV positivi della Babies.
Sono stati svolti anche alcuni incontri di formazione col personale paramedico, scolastico e con ragazzi delle scuole, riguardanti l’infezione da HIV e la gestione del neonato e prematuro. Inoltre a Babies’home è stato predisposto un percorso di gestione del trasferimento del bambino in ospedale in caso di urgenza.
Le conclusioni che è possibile trarre da una iniziale analisi del lavoro svolto sono: – l’intervento ” a spot” all’interno dello slum, pur comportando una positiva esperienza di contatto diretto con la popolazione, non si è dimostrato efficace in quanto i tempi brevi non hanno permesso il follow up dei pazienti visitati, ne una reale informazione della popolazione circa il servizio, che in parte è venuto a sovrapporsi a servizi governativi esistenti (anche se non efficienti).
– non è stato possibile attuare la prevista formazione , ne sulle mamme ( per mancanza di tempi e organizzazione) ne sull’infermiera dello slum, Padma, sempre per mancanza di tempo (due mesi di lavoro sono troppo pochi..) sia per mancanza di disponibilità ( si è privilegiato il lavoro di visita su quello di formazione). Inoltre le nurse che ci hanno seguito nello slum erano sempre diverse e spesso solo Swaroopa ( l’unica che non necessitava di formazione) è stata l’unica nurse disponibile.
– I dati inseriti nel PC sono disomogenei, non sono stati inseriti secondo le consegne, a volte non sono stati inseriti per niente. Ciò non permetterà di effettuare alcuna analisi sulla popolazione dello slum.
– il lavoro all’interno della struttura di Care&Share è stato disomogeneo e la mancanza di una programmazione precisa nel lavoro ambulatoriale ha portato ad una “perdita di contatto” con i bambini residenti. Questo problema, verificatosi anche durante il lavoro degli anni scorsi per il ” Progetto Scuole” , ha fatto sì che si perdessero di vista alcune patologie croniche, e si privilegiassero solo quelle acute, con mancanza di passaggio di informazioni circa eventuali esami, indagini o terapie a lungo termine.
– il frequente e rapido turn-over del personale e la perdita di figure rilevanti per il coordinamento con noi ( Nigel, Suma) ha in parte vanificato i tentativi di formazione del personale, che necessita di essere aggiornato continuamente. I rapporti, inoltre, all’interno del personale stesso, i lunghi periodi di assenza del nostro gruppo nella struttura, la presenza di altre figure mediche o paramediche ” fuorvianti” e le difficoltà di intervenire in maniera profonda su alcune convinzioni e comportamenti locali, hanno ulteriormente aggravato la situazione.
Riteniamo pertanto che la possibilità di un successivo nostro intervento di lavoro-formazione all’interno di Care& Share non possa prescindere dalla programmazione di un nuovo progetto con organizzazione più precisa e puntuale, coordinamento maggiore tra i colleghi che vi parteciperanno e tempi di intervento decisamente più lunghi.
Ottobre 2010 – Marzo 2011
Associazione Pediatri di Famiglia per i bambini del mondo CCWW a Daddy’s Home Andhra Pradesh, India.
Visite: Si sono avvicendati 18 pediatri con una decina di accompagnatori.
Sono state effettuate 780 visite a bambini residenti presso le struttura gestite direttamente da Care&Share e 2320 visite a bambini di scuole esterne negli slum di Vijayawada.
Vaccini: CCWW quest’anno ha promosso il progetto “vaccini” acquistando le dosi necessarie e organizzando le vaccinazioni per l’Haemophilus influenzae e il pneumococco(PN13), di tutti i babies e completando i cicli vaccinali anche in sedi periferiche come a Premniketan.
Sono state eseguiti anche cicli completi di vaccinazioni e vaccinazioni per influenza e PN13.
Personale: La formazione del personale, vecchio e nuovo, è stata coordinata tramite una serie di incontri sanitari e l’organizzazione di un gruppo di responsabili per la sanità.
Babies Home: È stato elaborato un protocollo di gestione per i bambini affetti da HIV e schede di valutazione dello sviluppo-psicomotorio per i lattanti.
Ginecologo: Sono stai promossi incontri rivolti alle ragazze di Daddy’s Home sulla prevenzione dei tumori femminili, sono state effettuate visite ginecologiche e Pap Test a tutto il personale femminile impiegato presso Care&Share. Il gradimento e la numerosa partecipazione spontanea delle donne a questa iniziativa è testimonianza di una “coscienza sanitaria” che abbiamo contribuito a formare nel personale con la nostra presenza in India.
Il bilancio di tutto il lavoro fatto in questi tre anni è decisamente positivo, la gestione sanitaria dei bambini dell’orfanatrofio è obiettivamente molto migliorata, in particolare quella dei ospiti della Baby’s Home che era la più deficitaria e in futuro possiamo ipotizzare un intervento rivolto anche ai bambini in età prescolare residenti negli slums.